Il triangolo di Kanizsa è un'illusione ottica assai nota. Nel 1955 per la prima volta venne descritta dallo psicologo italiano Gaetano Kanizsa. Nella figura "vediamo" due triangoli equilateri bianchi l'uno sovrapposto all'altro anche se nessuno dei due triangoli è effettivamente disegnato. Questo effetto è conosciuto come profilo soggettivo o illusorio.
Elaborazione cognitiva dell’informazione sensoriale che perviene ai nostri organi di senso, composta da una serie di processi complessi che si realizzano in modo automatico ed implicito. I primi processi sono impegnati nella ricezione dal mondo fisico delle varie forme di energia (luminosa, sonora, tattile ecc) e nella trasduzione di questa energia in un segnale nervoso. Se il potenziale dello stimolo raggiunge la soglia individuale dell’organo di senso si trasforma in potenziale d’azione (sensazione). Catena psicofisica: lo stimolo distale è composto dagli oggetti fisici con capacità intrinseche capaci di impressionare le vie nervose, i percetti hanno il compito di codificare le informazioni provenienti dagli altri processi per rappresentare meglio lo stimolo distale. Ogni animale interagisce con un determinato ambiente sensoriale ed è quindi sensibile ad una ristretta gamma di segnali. Il segnale che raggiunge la corteccia cerebrale attiva neuroni che sono sensibili a determinate caratteristiche fisiche o cognitive ed in questo modo si ha la percezione che è quindi determinata da: input sensoriale, organizzazione del sistema nervoso ed esperienze passate.
Un campo molto conosciuto è quello delle illusioni che possono essere normali: es da completamento (come il triangolo di Kanizsa), emotive (ombra=pericolo), pareidoliche (immagini da stimoli non strutturati (vedere immagini in tavole di Roschasch e nuvole).
Le allucinazioni sono percezioni senza oggetto, involontarie, non controllabili che possono essere normali: ipnagogiche (all'addormentamento), ipnopompiche (al risveglio), o da deprivazione sensoriale oppure patologiche: espressione di un disagio neurologico o psichiatrico: possono essere elementari o complesse, uditive o visive ed occorrono in caso di psicosi, tumori occipitali, traumi, epilessia, demenza, LSD, delirium tremens, disturbi metabolici.
L'Agnosia è deficit neuropsicologico del riconoscimento di oggetti, forme, colori, suoni e compare in caso di lesioni cerebrali specifiche. E' suddivisibile in varie tipologie ed il professionista può diagnosticarlo con l'ausilio di strumenti testistici standardizzati.